Quel giorno – era il 12 novembre del 2021- lei, una vedova 80enne, era sola in casa, a Cerreto Sannita, quando il telefono aveva trillato. Aveva risposto, all’altro capo del filo la voce di un uomo che le aveva fatto credere di essere suo nipote. “Nonna, tra un po’ passerà da te un corriere che ti recapiterà un pacco per me, al quale dovrai dare la somma di 3mila euro”, le aveva detto.
La poverina era caduta in trappola e, quando avevano bussato alla porta di casa, aveva aperto, trovandosi di fronte uno sconosciuto che le aveva lasciato una busta di plastica contenente – si scoprirà successivamente – sei bicchierini da caffè in plastica ed aveva allungato le mani su 2050 euro in contanti. Quell’uomo, secondo il pm Marilia Capitanio, è Raffaele Di Guido, un 50enne di Napoli che era giunto nella zona con una Fiat Panda presa a noleggio, a bordo della quale l’attendeva Alessia Capasso, 22 anni, anche lei napoletana.
Per entrambi – sono difesi dall’avvocato Carmine Gatto – è stato chiesto il rinvio a giudizio per truffa e tentata truffa: un addebito, quest’ultimo, contestato in relazione ad un secondo ‘assalto’ di cui la pensionata, assistita dall’avvocato Antonio Di Santo, sarebbe stata vittima. In una ulteriore telefonata le sarebbe infatti stato chiesto di saldare il conto con l’oro che aveva a disposizione, da dare ad una ragazza che sarebbe passata di lì a poco.
Tutto era però saltato per l’intervento dei familiari della 80enne che aveva indotto la donna a fuggire nelle campagne circostanti, dove era stata rintracciata dai carabinieri. Questa mattina l’udienza preliminare, nel pomeriggio (aggiornamento ore 14.45) la decisione del gup Gelsomina Palmieri, che ha disposto il processo: partirà il 25 marzo del 2024.