Benevento. Rimesse in libertà dal Riesame, che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre delle cinque persone arrestate lo scorso 6 marzo dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita.
Si tratta di Raffaele Cavaiuolo (avvocato Ettore Marcarelli), 57 anni, di Solopaca; Guglielmo Labagnara (avvocato Antonio Di Santo), 69 anni, di Guardia Sanframondi, e Giovanni Coletta (avvocato Gabriele Nuzzi), 57 anni, di Castelvenere, destinatari del provvedimento restrittivo adottato dal ip Maria Ilaria Romano in un’indagine del pm Patrizia Filomena Rosa sul taglieggiamento de vitivinicoltori attraverso il sistema della guardiania.
L’ordinanza aveva anche colpito Annibale Zotti, 66 anni, il figlio Antonio, 40 anni, di Solopaca – sono difesi dall’avvocato Antonio Barbieri -, ma per entrambi, a differenza degli altri indagati, l’udienza dinanzi al Riesame si è svolta oggi.
AGGIORNAMENTO ore 15.30 del 25 marzo
Oltre a dichiarare nulla l’ordinanza per “la sostanziale mancanza di valutazione autonoma, da parte del Gip, degli elementi essenziali”, il Riesame ha anche disposto la trasmissione della sua ordinanza alla Procura di Benevento. Perchè – si legge – “dalla lettura del poderoso compendio investigativo è emerso uno spaccato criminoso assai allarmante – diverso e più ampio di quello enucleato nella richieta del Pm -, essendo focalizzati, negli atti di indagine, elementi indiziari del delitto di tentato omicidio in danno di Coletta Giovanni, reato non contestato”.
Attenzione puntata, poi, sulle “modalità esecutive del fenomeno (racket estorsivo) che, per come palesate nelle informative, alludono ad un controllo criminale di matrice organizzata sul territorio”.
Fonte: https://www.ottopagine.it/bn/cronaca/119465/racket-delle-viti-in-liberta-tre-dei-cinque-indagati.shtml