Annullata dal Riesame, con l’immediato ritorno in libertà degli indagati, l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di cinque delle sei persone – dipendenti e funzionari dei Monopoli di Stato di Benevento- tirate in ballo lo scorso 20 novembre dall’inchiesta del pm Assunta Tillo e del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza.
La decisione del Tribunale della libertà di Napoli, dinanzi al quale questa mattina hanno discusso i difensori e lo stesso Pm, riguarda Claudio Iannella, 58 anni, di Apice, addetto alla portineria presso il deposito delle Dogane del Monopolio di Benevento – è assistito dagli avvocati Antonio Bruno Romano e Antonio Leone -; Rita Catalano (avvocati Domenico Russo e Oreste Di Giacomo), 61 anni, di Castelpoto, Rup delle attività istruttorie di custodia e gestione reperti di contrabbando; Marisa Tedino (avvocato Antonio Castiello), 59 anni, di Castelpoto, sostituto del Rup e responsabile delle attività di relazioni esterne in ordine ai reperti in sequestro; Maria Iuliani (avvocato Antonio Di Santo), 61 anni, di Guardia Sanframondi, e Antonio De Gennaro (avvocato Nunzio Gagliotti), 59 anni, di Benevento, collaboratori dell’Ufficio tabacchi di contrabbando.
Per quanto riguarda, invece, Gaetano Ceglia (avvocati Antonio Bruno Romano e Antonio Leone), 55 anni, di Benevento, anch’egli addetto alla portineria, il Riesame ha confermato il provvedimento per due capi relativi a peculato e contrabbando e ne ha annullato un terzo per le stesse ipotesi di reato. Peculato e contrabbando sono anche gli addebiti prospettati a carico di Iannella, del tutto diversa, invece, la posizione degli altri quattro indagati.
Per Catalano, Tedino, Iuliani e De Gennaro, infatti, l’unica contestazione riguarda un’ipotesi di intralcio dell’attività investigativa e fa riferimento alla movimentazione dei colli, con lo spostamento di sigarette da un lotto all’altro, con l’obiettivo, secondo gli inquirenti, di tamponare gli ammanchi e far coincidere peso e quantità con quelli risultanti nei verbali di sequestro. Accuse respinte dai sei indagati durane l’interrogatorio di garanzia.
Fonte: https://www.ottopagine.it/bn/cronaca/119465/racket-delle-viti-in-liberta-tre-dei-cinque-indagati.shtml